Chi vuoi essere online? – settimana 2
Sei qui, probabilmente davanti a uno schermo, con cuffie o in silenzio, magari con una tazza di caffè o tè accanto. Hai cliccato su questo corso, deciso di premere “play” o leggere queste parole. Quindi, prima di tutto, un applauso virtuale per te: hai scelto di investire su te stessə. E non è un gesto banale.
Questa è la tua prima lezione. Non sarà una lezione come quelle scolastiche, piene di definizioni che sembrano scritte per complicarti la vita. No. Qui vogliamo rendere il digitale qualcosa che ti appartenga davvero, senza che sia lui a controllare te. Sarà un mix tra una chiacchierata e un laboratorio pratico, dove tu sarai il protagonista, anche se al momento sei solə davanti a uno schermo. Il percorso dura un anno, chissà che non ci incontreremo offline 😉
Quindi, prontə a iniziare? Bene. Ma prima, una domanda: perché sei qui?
Non è una domanda facile. Che cosa ti ha moss*? Fermati un attimo e pensaci: cosa vuoi scoprire con questo percorso? Magari vuoi imparare a gestire i social in modo più consapevole. Oppure vuoi capire come usare il digitale per esprimerti meglio, scoprire nuove passioni o semplicemente smettere di sentirti sopraffattə da un mondo iperconnesso. Qualunque sia il tuo obiettivo, sappi che sei nel posto giusto.
Essere unə nativə digitale: mito o realtà?
Hai mai sentito qualcuno dire: “Ah, ma sei giovane, sei nativə digitale, queste cose le sai sicuramente fare.” E come ti ha fatt* sentire? Perché potrebbero non essere solo sensazioni positive. Ma non c’è nulla di sbagliato.
Ammettilo, è successo almeno una volta. Questa frase è diventata un luogo comune, una di quelle etichette che sembrano rassicuranti, ma che in realtà nascondono molte insidie.
Prendiamo R., 22 anni. “Tutti pensano che io sia un mago del digitale solo perché so usare Instagram. Ma sapere come funziona un’app non significa capire davvero il digitale. Sono spaventato dai commenti che mi arrivano sotto ai post. Non lo dico, ma mi fanno davvero male! So usare il social, ma non reagire così “allegramente” a commenti davvero pesanti. ” E ha ragione. Essere unə nativə digitale non significa nascere con un manuale d’istruzioni completo in testa. E soprattutto sapere cosa significa esposizione mediatica. Ti esponi, ma come? Cosa rischi? Anche emotivamente. Significa solo aver vissuto in un mondo in cui il digitale è sempre stato lì, come un sottofondo a cui “appartieni”.
Ma questo non basta. Essere cresciutə con il digitale non significa automaticamente saperlo gestire, né tantomeno capirne le implicazioni profonde legate a tutti gli aspetti della comunicazione perdipiù pubblica.
Quindi, fermati un attimo e chiediti: cosa significa per te essere unə nativə digitale? E quali sono le paure che non racconti neppure a te stessə?
Ti senti rappresentatə da questa definizione? O la percepisci più come un’etichetta vuota, utile per le statistiche ma poco utile per descrivere la tua esperienza reale?
Il digitale: un universo di opportunità (se lo vuoi)
Parliamoci chiaro: quando pensi al digitale, qual è la prima cosa che ti viene in mente?
Social, Netflix, gaming, magari un tutorial su YouTube o uno scatto per TikTok, un reel IG. E va bene così. Il digitale è un’enorme risorsa di intrattenimento, ma ridurlo solo a questo significa perdere un‘infinità di opportunità correlate ad esso.
L., 20 anni, racconta: “Ho scoperto una passione per la scrittura partecipando a un forum online. All’inizio lo facevo solo per divertirmi, ma ora sto lavorando al mio primo libro. Certo non lo sto pubblicando, ma mi sto cimentando in qualcosa di nuovo e che mi appassiona. Ho chiesto al gruppo se lo legge e mi da qualche consiglio per migliorare e magari indirizzarmi a qualche editor per una revisione”. Ecco il punto: il digitale può essere molto più di un passatempo. Può diventare uno spazio per scoprire nuove passioni, imparare competenze utili e persino connetterti con persone che condividono i tuoi stessi interessi. Nasce per mettere in connessione le persone, soprattutto con le stesse passioni. E’ così che si formano le Community migliori.
Come puoi usare il digitale in modo più consapevole?
- Esplora, non solo scrolla. Ogni piattaforma offre molto più di ciò che appare in superficie. YouTube non è solo un luogo per video divertenti; può essere una scuola infinita. LinkedIn non è solo per adulti in giacca e cravatta; è una rete dove puoi scoprire opportunità. E dove ti puoi affacciare per l’ingresso nel mondo del lavoro, magari facendoti “scoprire” da quell’azienda che ti affascina tanto.
- Trova la tua nicchia. Che tu sia appassionatə di fotografia, gaming, musica o attivismo, c’è una community per te. Esplora e connettiti. Scova quell’hashtag che ti rappresenta e seguilo!
Fai un esercizio: pensa a qualcosa che ti interessa davvero e prova a cercarlo online. Forum, pagine social, video tutorial… scoprirai un mondo che non pensavi esistesse. E inizia a pensare a come vedresti la tua partecipazione.
Identità digitale: chi vuoi essere online?
Ogni clic, ogni post, ogni messaggio che lasci online racconta qualcosa di te. Ma ricordati che sei online e offline e non un ologramma che nessuno incontrerà mai! La tua presenza digitale è, in un certo senso, una versione estesa della tua identità. Ma sei tu a decidere cosa raccontare e come farlo.
S., 23 anni, ha raccontato: “Mi sono resə conto che il mio profilo Instagram non parlava di me. Era solo una serie di foto che pubblicavo per piacere agli altri. Perché non mi piaccio abbastanza. Ho iniziato chiedendo alla Community cosa volesse vedere, e giorno dopo giorno costruivo i contenuti in base alle richieste. Ma chi sono io? Cosa voglio? Ora sto cercando di renderlo più autentico perché mi sono accortə che non mi rappresenta.” Questo è un aspetto fondamentale: il digitale non deve essere una vetrina per gli altri, ma uno spazio in cui esprimere chi sei realmente nella costruzione di una connessione con l’altrə. Più si è autentici e più si attirano persone simili con gli stessi valori, le stesse passioni, insomma uno scambio.
Tips pratiche per costruire la tua identità digitale:
- Pensa ai tuoi profili come a un dialogo. Ogni foto, ogni post, ogni commento contribuisce a raccontare la tua storia a qualcunə. Chiediti: “Questa immagine o questo messaggio riflettono davvero chi sono e cosa voglio comunicare? Con chi mi mettono in connessione?”
- Condividi con consapevolezza. Non si tratta solo di scegliere belle foto, ma di chiederti: “Sto condividendo questo perché lo sento mio, o perché voglio che gli altri lo approvino?”. La comunicazione ha sempre un obiettivo: scopri quale il tuo prima di condividere. Una frase di S. a questo proposito è stata illuminante “Ciascunə di noi ha valore e nessunə dovrebbe mai permettersi di sminuire, svilire, restringere lo spazio altrui”. Ed è vero! Talvolta lasciamo ad altrə questo potere, perché?
Fai una piccola analisi: scorri i tuoi profili social e guarda i tuoi contenuti con uno sguardo critico. Raccontano davvero chi sei? Come ti percepisci?